giovedì 9 maggio 2019

COMUNE DI CATANIA ABBANDONA ANZIANI E DISABILI PSICHIATRICI........

CATANIA – Si materializza lo spettro del dissesto: sospesi i servizi di ricovero anziani e disabili psichici nelle case di riposo, nelle case protette e nelle comunità alloggio. Sarà ricordato come il blue monday dei servizi sociali etnei questo lunedì 6 maggio. I legali delle strutture che operano in città hanno ricevuto notizia della sospensione del servizio. Una comunicazione laconica e inequivocabile. “Per l’impossibilità di impegnare risorse finanziarie e vista la necessità per il Comune di Catania, già in dissesto di non creare debiti fuori bilancio, dal corrente mese di maggio il servizio è da ritenersi sospeso ad ogni effetto di legge”. Adesso la strada è veramente in salita per un settore strategico da anni sotto il ciclone della crisi finanziaria che ha visto più volte gli operatori in piazza a reclamare stipendi arretrati. Ma questa partita è ancora più difficile per i rischi commessi alla sospensione delle rette che metterebbero in seria difficoltà l’intero comparto che dà lavoro a centinaia di catanesi. I NUMERI – Secondo quanto risulta a Livesicilia, i servizi sospesi riguardano 400 alunni disabili, 300 disabili ospitati nei centri riabilitativi e 230 anziani. Il Comune ha “l'impossibilità – spiega l'assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo – di impegnare le risorse necessarie. La decisione di sospendere il servizio non è stata presa a cuor leggero, purtroppo non sono arrivati i tanto attesi provvedimenti governativi”. A Catania l'assistenza ai più svantaggiati costa quasi la metà di Roma, 55 euro contro 95, in totale si tratta di 18milioni di euro. “PROMESSE TRADITE” - “Il Comune – insiste l'assessore Lombardo - confidava nella possibilità di rinegoziare le rate dei mutui e sperava in una riforma del Testo unico degli enti locali che consentisse di derogare, per le spese sociali, gli equilibri di bilancio, ma così non è stato”. Le casse di Palazzo degli Elefanti sono senza fondi, a rischio ci sono anche le comunità di accoglienza delle donne, e le strutture che ospitano minori sottoposti a provvedimenti dei tribunali. “Da fine marzo – conclude l'assessore - mi sto battendo perché giorno per giorno sia possibile mantenere questi servizi, ma mancano i fondi da parte della ragioneria”. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della commissione servizi sociali, Sebastiano Anastasi. "Catania è una città in dissesto, non è una parola orribile che fa paura ma ha conseguenze dirette e indirette sulla vita di una città, e quindi dovendo anche garantire di redigere un bilancio stabilmente riequilibrato, tutto ciò ha fatto sì che la ragioneria anche stavolta ha restituito i provvedimenti varati dalla direzione servizi sociali senza copertura finanziaria", spiega. "Ciò vuol dire che non abbiamo i soldi per pagare un servizio. Da mesi l’amministrazione cerca interlocuzione con il governo nazionale finalizzata a varare una norma che non sia una semplice elargizione di contributi, ma che metta in condizione il Comune di potere garantire i servizi essenziali", commenta Anastasi. Scritto da Antonio Condorelli e Roberta Fuschi il 06 Maggio 2019 - 16:18